Sono anni che si sente parlare del Progetto Apple Car, noto come “Titan“. Ma è solo di recente che sono trapelate le prime indiscrezioni sullo stato di avanzamento dell’auto elettrica a guida autonoma di Apple. La domanda sorge spontanea: quando arriverà sul mercato? Secondo quanto riportato da MacRumors, il progetto iCar prosegue e potrebbe debuttare nel terzo trimestre di quest’anno, durante l’annuale evento di presentazione dei dispositivi Apple, tenuto nel mese di settembre. Stando, invece, all’ultimo rapporto pubblicato da Reuters, la produzione e il rilascio del veicolo elettrico avverrà nel 2024 e potrebbe includere un rivoluzionario sistema di batterie.

La nascita del progetto Titan di Apple

La nascita del progetto Titan di Apple
Il progetto “Titan” risale al 2014, anno in cui Apple sigla il suo ingresso nel comparto automobilistico del self-driving con oltre 1.000 dipendenti presso la sede centrale di Cupertino, negli Stati Uniti. Da allora, le attività per la realizzazione del veicolo elettrico a guida autonoma sono procedute, ma in maniera alquanto irregolare. I problemi di leadership interni e gli ostacoli incontrati nella progettazione dell’auto hanno impattato il progetto al punto tale da essere vicino ad una sospensione definitiva nel 2016. Tuttavia, tra le varie battute d’arresto, Apple ha saputo superare le difficoltà ed ha ancora in programma di sviluppare un’auto elettrica autonoma rivolta al consumatore. Il progetto Apple Car è ora sotto la guida di John Giannandrea, leader del machine learning e della strategia di Intelligenza Artificiale.

Apple car: un sistema di batterie monocellulare e dei sensori all’avanguardia
Dal documento di Reuters si evince che il progetto Titan abbia al centro della sua strategia un rivoluzionario sistema di batterie. Apple prevede di utilizzare un originale design di tipo “monocellulare” in grado di raggruppare le singole celle e liberare spazio all’interno del pacco batteria. La struttura unica della batteria, che non è composta da moduli, aumenterebbe l’autonomia del veicolo e ridurrebbe il rischio di surriscaldamento. Anche la composizione chimica è altamente innovativa. Ci si aspetta che sia al litio ferro fosfato (LFP) e che offra un raggio d’azione molto più lungo rispetto alle tradizionali batterie.

Altra novità è quella dei sensori LiDAR. Tra gli ultimi brevetti rilasciati da Apple, ce n’è uno che riguarda proprio l’utilizzo di questi sensori, implementati per migliorare la sicurezza della guida autonoma. Questa tecnologia offre una visione tridimensionale della strada e permette di studiare l’ambiente circostanze per determinare meglio distanze e profondità.

Ricerca di una partnership o produzione autonoma?
Anche se lo sviluppo di una tecnologia così all’avanguardia potrebbe dare ad Apple un solido vantaggio competitivo nell’industria della guida autonoma e delle auto elettriche, l’azienda deve ancora affrontare una serie di problemi legati all’avvio della produzione e alla costruzione di una solida rete di fornitori. Non è ancora chiaro chi assemblerà e produrrà il veicolo. Tuttavia, è molto probabile che l’azienda si rivolga a un partner esterno e scelga quindi di affidarsi a una casa automobilistica tradizionale, limitandosi alla fornitura del sistema sviluppato, proprio come sta già facendo con CarPlay.

Apple aveva precedentemente coinvolto Magna per la produzione di un veicolo, ma le trattative non sono andate in porto. Un ulteriore ostacolo potrebbe essere la richiesta da parte delle case automobilistiche di grandi volumi per poter avviare la produzione dell’auto.

Apple car: un sistema di batterie monocellulare e dei sensori all’avanguardia

Dal documento di Reuters si evince che il progetto Titan abbia al centro della sua strategia un rivoluzionario sistema di batterie. Apple prevede di utilizzare un originale design di tipo “monocellulare” in grado di raggruppare le singole celle e liberare spazio all’interno del pacco batteria. La struttura unica della batteria, che non è composta da moduli, aumenterebbe l’autonomia del veicolo e ridurrebbe il rischio di surriscaldamento. Anche la composizione chimica è altamente innovativa. Ci si aspetta che sia al litio ferro fosfato (LFP) e che offra un raggio d’azione molto più lungo rispetto alle tradizionali batterie.

Altra novità è quella dei sensori LiDAR. Tra gli ultimi brevetti rilasciati da Apple, ce n’è uno che riguarda proprio l’utilizzo di questi sensori, implementati per migliorare la sicurezza della guida autonoma. Questa tecnologia offre una visione tridimensionale della strada e permette di studiare l’ambiente circostanze per determinare meglio distanze e profondità.

Ricerca di una partnership o produzione autonoma?
Anche se lo sviluppo di una tecnologia così all’avanguardia potrebbe dare ad Apple un solido vantaggio competitivo nell’industria della guida autonoma e delle auto elettriche, l’azienda deve ancora affrontare una serie di problemi legati all’avvio della produzione e alla costruzione di una solida rete di fornitori. Non è ancora chiaro chi assemblerà e produrrà il veicolo. Tuttavia, è molto probabile che l’azienda si rivolga a un partner esterno e scelga quindi di affidarsi a una casa automobilistica tradizionale, limitandosi alla fornitura del sistema sviluppato, proprio come sta già facendo con CarPlay.

Apple aveva precedentemente coinvolto Magna per la produzione di un veicolo, ma le trattative non sono andate in porto. Un ulteriore ostacolo potrebbe essere la richiesta da parte delle case automobilistiche di grandi volumi per poter avviare la produzione dell’auto.